La montagna come scuola di vita_Intervista a Hervé Barmasse
È “avventura, rischio, fatica, passione e amore”. È anche “la forza dell’uomo che supera se stesso, confrontandosi con i propri limiti, fisici e mentali”. È questo – e molto altro ancora – l’alpinismo secondo Hervé Barmasse.
Abbiamo intervistato il grande alpinista valdostano qualche ora prima del suo intervento a ‘Borgate dal Vivo‘, il festival più grande d’Europa dedicato ai territori più piccoli: i borghi e le borgate alpine. Hervé ha tenuto un incontro-spettacolo dal titolo ‘Da zero a ottomila’, al Teatro D’Ou di Sauze D’Oulx.
È stata per noi l’occasione per riflettere con lui sul significato di andare in montagna. Una grande ‘palestra di vita’, una fonte di insegnamenti inesauribile. Ecco un estratto della nostra chiacchierata:
Perciò “in montagna non si può mentire, non si possono cercare scuse o rimandare decisioni – prosegue Barmasse -. I problemi si affrontano subito e le sfide più difficili si vincono attraverso il lavoro che, con la motivazione, sono la risorsa più importante che abbiamo per focalizzare gli obiettivi e raggiungerli”.
La montagna fa parte della famiglia Barmasse da ormai quattro generazioni. Hervé è oggi uno dei più grandi alpinisti al mondo: moltissimi riconoscimenti, grandi imprese, vette conquistate. Ma senza perdere di vista che non si tratta di “un teatro di gesta eroiche”, bensì di un luogo di confronto tra l’uomo e la natura. Cosa serve, allora, per imparare ad approcciarla nel modo giusto?