Ricarica l’auto elettrica, ma il conto è un salasso!
Un automobilista cinese possessore di una Model 3, si è visto recapitare un conto di 600 mila dollari dopo aver ricaricato la sua auto elettrica al Supercharger. Alla base ci sarebbe un errore nel sistema di conteggio e fatturazione. Le stazioni di ricarica proprietarie Tesla Supercharger rappresentano un punto di forza per la compagnia americana poiché consentono di «fare il pieno» velocemente. Tuttavia, il curioso episodio ha dimostrato che anche l’azienda americana può incappare in qualche “errore”. Come riportato dalla testata CnEVPost, l’automobilista ha ricevuto un avviso preoccupante dall’app Tesla: una notifica di ban del suo veicolo dalla rete di ricarica, a causa di importi non pagati pari a 3.846.306 CNY, corrispondenti a 608.708 dollari e a circa 536 mila euro. Il conducente colpito dall’errore di sistema aveva a disposizione crediti gratuiti al Supercharger. Dagli screenshot dei messaggi ricevuti dall’utente è possibile notare i 1.923.720 kWh (quasi 2 GWh) di energia, con un costo di 2 CNY per kWh. Si tratta di un quantitativo sufficiente per «fare il pieno» su una Model 3 Standard Range Plus del 2020 circa 32.000 volte, dallo 0 al 100%. L’utente, dopo essere stato bannato dall’app Tesla, ha chiesto spiegazioni al servizio clienti della compagnia americana, il quale ha confermato che c’è stato un errore nei sistemi di back-end di alcuni veicoli e che il disguido sarebbe stato risolto a breve. Le auto Tesla stanno andando fortissimo in Cina. Nei primi due mesi la compagnia guidata da Elon Musk ha già totalizzato 116.360 vetture vendute. Nello specifico, a gennaio sono state vendute 59.845 auto e a febbraio 56.515. Si tratta di una crescita super, poiché questi numeri, se confrontati con quelli dello scorso anno, quando Tesla nello stesso periodo aveva piazzato 18.138 auto, fanno registrare un +208,5%.