Qualità della vita, Milano perde 7 posizioni nella classifica generale
Milano crolla come qualità della vita nella classifica annuale di Italia Oggi e La Sapienza di Roma, rispetto ai progressi fatti nello scorso quinquennio. Il ranking, quindi, è in controtendenza rispetto ai numerosi studi recenti che vedono Milano sempre più attrattiva ed efficiente.
La città della Madonnina è 56esima, in caduta di 7 posizioni rispetto allo scorso anno nel ranking generale. La ricerca prende in esame le dimensioni di affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita, a loro volta articolate in 21 sottodimensioni e un elevato numero di indicatori di base, 84. I risultati dello studio confermano la tendenza a trovare una stabilità nel livello di qualità della vita nelle province del nord ovest, un miglioramento nel nord est e in Italia centrale, un lieve peggioramento nell’Italia meridionale e insulare. Ma per la prima volta nel gruppo dei peggiori, accanto alle province del Mezzogiorno, compare la provincia di Roma: crolla di 19 posizioni. Il posto dove si sta meglio in Italia è Mantova, che vince la graduatoria.
Milano crolla, nonostante Expo e rilancio turistico, per esempio, in affari e lavoro: 25esima da settima; è in posizioni di rincalzo per l’ambiente (56esima): addiruttura 108esima per quanto riguarda la criminalità (qui c’è il minimo miglioramento di una posizione); 52esima per disagio sociale; peggiora di 3 posizioni (41esima) per i servizi finanziari e scolastici, nel tempo libero e, soprattutto, nel tenore di vita: qui, secondo la ricerca, c’è un tracollo dal 34esimo al 48esimo posto.
Con riferimento ai grandi centri urbani del Centronord, uno dei risultati più interessanti dell’indagine è il marcato peggioramento della situazione relativa al tenore di vita, che nelle ultime due edizioni ha invertito la tendenza osservata nei tre anni precedenti. Il peggioramento è determinato dall’effetto di due spinte contrapposte: la situazione nei grandi centri urbani del Centronord appare buona (spesso ai vertici delle classifiche) per gli indicatori ricompresi nella sottodimensione positiva (spesa media mensile pro capite per consumi, importo medio mensile dei trattamenti pensionistici, valore aggiunto pro capite, depositi bancari pro capite), ma è influenzata dalla performance negativa relativa alle variabili economiche appartenenti alla sottodimensione negativa (valori immobiliari e variazione annua dei prezzi al consumo). È dai movimenti relativi in queste due sottodimensioni che si origina il peggioramento del tenore di vita registrato quest’anno.