Milano come New York, parchi invasi dagli scoiattoli grigi: una minaccia per l’ambiente
Alberi con le prime foglie gialle, scoiattoli che corrono sui prati inseguiti dai bambini che vogliono vederli da vicino. Non è Central Park, ma il Parco Solari di Milano. E il problema sono proprio i roditori. Gli animaletti sono infatti degli esemplari di scoiattolo grigio — nome scientifico Sciurus carolinensis, provenienza America — e stanno mettendo a repentaglio l’esistenza dei loro “cugini” europei col mantello rosso, specie autoctona.
Sono un pericolo per la biodiversità. L’animale, infatti, è stato importato dall’uomo in Gran Bretagna e Irlanda, attualmente ha una densità 10 volte superiore rispetto a quella dello scoiattolo rosso. Risultato? Consuma fonti e le riserve di cibo del “nostro” esemplare.
Non è una novità, anzi: i primi allarmi risalgono al 2011. E l’Europa ha adottato un piano per la soppressione dello scoiattolo grigio dai boschi e dalle città italiane. Un provvedimento che è sempre stato contestato da etologi e animalisti, che trovano “assurda” la “condanna a morte” dell’animaletto. Nel 2012 in via Palestro comparvero anche degli striscioni che contestavano i “metodi di contenimento” che secondo gli animalisti avverrebbero con topicidi e vere e proprie torture come la rottura della spina dorsale, nulla di vero secondo la Ue che precisò “Nessun metodo horror: gli animali vengono addormentati con anidride carbonica e si procede in seguito alla soppressione tramite sovradosaggio della stessa sostanza”.
Davanti a un esemplare di scoiattolo grigio, quindi, oltre a una fotografia sarebbe opportuno chiamare il nucleo di tutela ambientale dei carabinieri per far rispettare la convenzione di Berna e salvare gli scoiattoli rossi.
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