Emergenza profughi: rispunta l’ipotesi del campo base Expo
È di nuovo emergenza profughi a Milano. E pare riprendere quota anche l’ipotesi di riaprire le porte del Campo base di Expo. L’indiscrezione è stata riportata dal quotidiano Il Giorno.
Già la scorsa primavera il prefetto di Milano Marangoni aveva inviato un centinaio di migranti nelle strutture che hanno ospitato i tecnici impegnati nella costruzione e del mantenimento del sito — e che ora sono abitate da parte degli operai che stanno lavorando allo smontaggio dei padiglioni.
La situazione si fece subito incandescente. Maroni si mise di traverso, così come il sindaco di Rho Pietro Romano (Pd). I profughi nei container di Mazzo diventarono un caso politico sia a Rho che a Milano (entrambe le città si stavano preparando per andare alle urne), tanto che il prefetto fu costretto a fare retromarcia dopo cinque giorni.
Nel frattempo continuano gli sbarchi sulle coste italiane e bisogna trovare una soluzione al problema. Una tendopoli? Difficile costruirla dal nulla in così poco tempo. Riconvertire vecchie caserme ormai dismesse? Impresa ardua, soprattutto quando i sindaci del territorio sono contrari. E così è stato riesumato il piano di questa primavera, forte anche della tornata elettorale ormai alle spalle. A conti fatti il Campo base di Expo (sul territorio di Mazzo di Rho) è già ultimato, è quasi totalmente vuoto e può accogliere fino a 500 persone. Perfetto dal punto di vista delle infrastrutture, ma c’è il concreto rischio che una struttura temporanea venga trasformata in un centro di accoglienza improvvisato.
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