Cosa vogliono i milanesi?
Per due mesi, da luglio a settembre, il Comune di Milano ha chiesto ai cittadini abitudini, preoccupazioni e idee sulla città, l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Un questionario online cui hanno partecipato quasi 10 mila persone (9.374), di cui l’ottanta per cento ha risposto fino all’ultima domanda. Quello che ne è uscito è l’identikit del milanese attento all’ambiente: che non esce da una stanza senza prima aver spento la luce, fa la differenziata con la stessa attenzione con la quale ricicla anche l’ultimo abito dismesso nascosto nell’armadio, va al lavoro in bici o a piedi, se non è troppo lontano, e si sposterebbe volentieri con un’auto elettrica, con un occhio al costo.
Il milanese riempirebbe la dispensa con il cibo sfuso, per evitare inutili imballaggi, ma non basterebbero tre stipendi. Si arrabbia se trova le porte dei negozi spalancate con il riscaldamento acceso, sogna una città con più verde e meno plastica, possibilmente con la metropolitana aperta anche di notte. Il milanese è un cittadino consapevole (l’80 per cento dei partecipanti è preoccupato per il cambiamento climatico), istruito (la maggior parte ha una buona conoscenza delle tematiche ambientali) e piuttosto attivp. I comportamenti sostenibili si vedono soprattutto nei consumi e nella gestione dei rifiuti: il settanta per cento dei partecipanti dichiara di essere sulla buona strada grazie alla raccolta differenziata, alle shopping bag di stoffa, al riciclo. A tavola frutta e verdura di stagione, sprechi e rifiuti ridotti all’osso, prodotti locali. E nella gestione della casa (49 per cento): luci spente quando non servono, lampadine a basso consumo, poca aria condizionata, elettrodomestici efficienti, doppi vetri contro le dispersioni. Sui trasporti c’è ancora da lavorare: il 40 per cento si sposta in maniera green (il 18,6 va a piedi, il 12,9 in bici, l’11,1 in tram), ma un 10% usa ancora l’auto privata. I nodi da sciogliere, i costi di una vita green e alcune carenze pubbliche strutturali, sono diversi. Così come non mancano le richieste al Comune: mezzi pubblici attivi h24, più alberi e piste ciclabili, bidoni per la differenziata anche in strada, orti urbani un po’ ovunque, caldaie a norma, tetti verdi stile Parigi e New York, eco asfalto. Questo è solo un tassello di un percorso partecipativo che tra novembre e dicembre attiverà tavoli di discussione in tutti i quartieri.