Attentati di Nizza, il prefetto di Milano rafforza la vigilanza per evitare il rischio emulazione
Vertice straordinario in prefettura a Milano, dopo l’attentato terroristico a Nizza. Il prefetto Alessandro Marangoni ha parlato con i giornalisti al termine della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, allargato al procuratore capo di Milano Francesco Greco, al capo del pool antiterrorismo della procura meneghina Maurizio Romanelli e al console generale francese Olivier Brochet.
“Già in questo momento – ha detto – quasi un migliaio di militari dell’Esercito collaborano con le forze di polizia nei servizi di prevenzione, sia nella vigilanza degli obbiettivi fissi, sia nel controllo del territorio. Questa vigilanza è stata ulteriormente incrementata nei confronti di obbiettivi che assumono particolare criticità perché siamo consapevoli che azioni di emulazione rispetto a quello che è successo a Nizza potrebbero anche verificarsi”.
Il prefetto ha ricordato che dopo la strage al “Bataclan” di Parigi del 13 novembre 2015, “siamo al livello 2 di attenzione: vuol dire quello massimo di attenzione prima dell’ultimo, che è quello che scatta in caso di attentato in atto o imminente”. “Questa attenzione ulteriore sarà mantenuta in maniera strutturale anche nelle prossime settimane” ha proseguito Marangoni, sottolineando che “in questo momento, sul territorio milanese, non abbiamo indicatori di fatti che ci possono portare a proporre di innalzare ulteriormente l’attenzione”.
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