L’università, un ospedale, un “parco lineare”: nell’Expo di Milano nasce la città del futuro
Le facoltà dell’università, campi di calcio, un ospedale, il mega centro di ricerca. E ancora, un chilometro e mezzo di soli alberi e spazi riservati esclusivamente alle auto elettriche. Nell’ex area Expo di Milano nascerà la “Città del futuro”, il progetto firmato dalla public company australiana, LendLease, per ridare vita al sito che nel 2015 aveva ospitato l’Esposizione universale.
Martedì, la stessa LendLease ha presentato il masterplan, che ha chiarito come saranno occupati gli spazi, che saranno gestiti dalle aziende vincitrici dell’appalto per i prossimi novantanove anni.
La Statale e il Galeazzi a Expo
Nella parte a nord est ci sarà il campus universitario dell’università Statale di Milano, che a Rho sposterà le sue facoltà scientifiche, nonostante un ultimo disperato tentativo di opposizione arrivato dagli abitanti di Città Studi. Accanto alle aule troveranno invece spazio campi sportivi utilizzabili da tutti quelli che frequenteranno l’area.
Palazzo Italia – che durante l’Expo era stato sede del Padiglione tricolore – diventerà una delle sedi dello “Human Technopole”, il mega centro di ricerca voluto e sostenuto dal governo. A ovest di Palazzo Italia, invece, sorgerà l’ospedale Galeazzi, che ha già vinto un appalto da cinquanta milioni per trasferirsi a Rho.
Un parco lineare e solo auto elettriche
Vita totalmente nuova per il Decumano, che era la “strada” principale dell’allora Expo: lì sorgerà un “parco lineare” fatto di alberi e percorsi verdi. Alberi – ne sono previsti tremila nuovi – saranno piantati anche tutto attorno al sito, che potrà contare anche su quattro chilometri di percorsi ciclabili e quattromila metri quadrati di specchi d’acqua.
In tutto il “nuovo Expo” – progettato come un mega polo scientifico, del sapere e dell’innovazione – ci si potrà spostare soltanto attraverso auto elettriche, che saranno lasciate sempre nel “parco”. Accanto a uffici, facoltà, centri di ricerca e aziende private sono previsti inoltre trentamila metri quadrati dedicati all’housing sociale.
“Sarà – ha spiegato Carlo Ratti, titolare dello studio di architettura che ha progettato il masterplan – il primo quartiere al mondo progettato per veicoli a guida autonoma”. “La presentazione del progetto vincitore della gara per il disegno del masterplan e per lo sviluppo di parte dell’area su cui è svolta l’Esposizione universale del 2015 segna un passaggio molto importante per la realizzazione di un grande parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione di livello internazionale unico in Italia – ha detto un entusiasta Giuseppe Bonomi, amministratore delegato di Arexpo -. Il progetto presentato da Lendlease è certamente di grande valore urbanistico, ambientale e scientifico e ben rappresenta la visione indicata da Arexpo per un’area strategica non solo per il nostro territorio ma per l’intero Paese”.
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