Il passaggio all’adolescenza, la forza dell’amicizia: “La ragazza di luce” di Germano Antonucci
“Gli occhi s’inumidiscono. Stringe gli incisivi per zittire la voce nella testa. Poi torna a guardare Nina. Pensando a quello che le è successo, a quello che è successo a entrambi, non può fare a meno di chiedersi perché le madri non sono tutte uguali, perché non lo sono i padri, perché l’amore certe volte diventa una cosa rotta che non si riesce ad accomodare“.
Non è chiaro cosa sia realmente successo la notte della Catastrofe, quando una frana si è abbattuta sulle case di Lume e qualcuno giura di aver visto una figura iridescente nei pressi della croce che domina il promontorio. Di certo c’è solo che da allora la madre di Nina è scomparsa e il padre di Ruben è cambiato (di lì a qualche mese sarebbe poi morto). Sarà però solo nell’estate dei loro tredici anni che Nina e Ruben formeranno, insieme a Niccolò, un trio indissolubile e riusciranno a ricostruire la verità di quanto accaduto oltre mille giorni prima.
Per chi ha avuto un rapporto conflittuale con i propri genitori o chi invece li ha mitizzati, chi è convinto che l’adolescenza e la provincia siano costellate di crepe, chi ama le opere giovanili di Enrico Brizzi e Niccolò Ammaniti. Nel suo romanzo d’esordio Germano Antonucci, con una prosa tersa e incalzante, travalica i confini del noir per raccontare una storia di formazione e amicizia, di maldicenze e raggiri.
LA RAGAZZA DI LUCE
Di Germano Antonucci
Terrarossa edizioni
200 pagine
16 euro
In libreria dal 7 ottobre, ordinabile anche su Fastbook e LibroStore
L’AUTORE
Germano Antonucci, abruzzese di origine, vive a Milano. Ha lavorato come giornalista al Corriere della Sera e a Vanity Fair, attualmente è responsabile dei contenuti digitali di Mediaset. “La ragazza di luce” è il suo primo romanzo.