Cani e gatti, 10 suggerimenti utili per affrontare al meglio il viaggio
Cani e gatti sono grandi e preziosi compagni di vita per noi e, per quasi un italiano su due, sono veri e propri membri della famiglia. Nel giorno in cui si celebra la giornata mondiale del cane in ufficio cerchiamo di capire quali sono i punti fondamentali da rispettare per portare gli amici a 4 zampe con noi in vacanza.
Lo facciamo seguendo un decalogo stilato dai veterinari di Ca’ Zampa, Gruppo di Centri per il benessere degli animali domestici presenti a Milano, Roma, Cremona, Brugherio, Udine e Mestre.
- I documenti da portare con sé
È sempre bene portare con sé il libretto delle vaccinazioni e il certificato di buona salute e, se si va all’estero, anche il passaporto con le vaccinazioni in regola. Si ricorda che per andare all’estero è obbligatorio il vaccino per la Rabbia, fatto almeno un mese prima della partenza. Ogni Stato poi può disporre poi delle ulteriori misure sanitarie obbligatorie.
- La prevenzione
A partire dal lavaggio del pelo e della pelle, vivere con un cane o un gatto vuol dire prendersene cura ogni giorno. Prima di partire per un viaggio è importante informarsi se nel luogo di destinazione ci sono particolari rischi di patologie. Al mare per esempio, sabbia, acqua di mare e sole, potrebbero favorire reazioni allergiche e irritazioni a livello cutaneo. Meglio non accorciare troppo il pelo dei cani, poiché il mantello è in grado di proteggerli dai raggi UVA e UVB, nonché dagli sbalzi di temperatura. Inoltre è bene chiedere al veterinario come difendere la cute dai parassiti, in particolare dai pappataci. Conviene fare un’adeguata profilassi contro la Filaria, che interessa soprattutto le zone infestate dalle zanzare quali Piemonte, Lombardia e valle del Po, ma anche il centro Italia. Fare un controllo al sistema cardiocircolatorio e allo stato della cute per verificare l’assenza di parassiti.
- Il viaggio in auto
Se si viaggia in auto, è obbligatorio che tra la zona del guidatore e quella posteriore, o tra la zona posteriore e il bagagliaio, dove viaggia il cane, ci sia una griglia di separazione. Se il pet viaggia sul sedile posteriore, la pettorina va agganciata alla cintura di sicurezza. Nel caso in cui il pet sia di piccola taglia, o nel caso del gatto, può essere trasportato in un trasportino rigido o semi rigido da posizionare nel bagagliaio se opportunamente areato. Durante il viaggio è buona abitudine fermarsi ogni ora e mezza, per rassicurare il cane o il gatto, permettergli di bere e fare quattro passi. Ricordiamo che nei luoghi pubblici, come gli autogrill, è obbligatorio per legge tenere il cane sempre al guinzaglio, che non deve essere lungo più di un metro e mezzo e deve avere la museruola, a prescindere dalla sua taglia. Collari e pettorina sono invece a discrezione del proprietario.
- Occhio alla temperatura esterna
Il mantello protegge il cane anche dal calore oltre che dal freddo. Ecco perché un taglio eccessivo può causargli problemi di termoregolazione. In ogni caso, per le razze brachicefale come il pechinese o il bull dog inglese che soffrono in maniera particolare le alte temperature, esistono dei tappetini refrigeranti da raffreddare in frigo, oppure a base di Gel che scambiano il calore.
- Cane e gatto: quando farli bere?
Prima di affrontare il viaggio è bene assicurarsi che il cane o il gatto bevano abbondantemente almeno 2 ore prima della partenza. Meglio non partire nelle ore più calde e assicurarsi che la temperatura dell’abitacolo sia confortevole e in parte climatizzata. I soggetti più ansiosi invece trovano beneficio nei prodotti fitoterapici a base di essenze erbacee specifiche e collari calmanti. Isoggetti più sensibili alla cinetosi (mal d’auto) possono assumere dei prodotti specifici consigliati dal veterinario.
- Cosa mettere nel borsone
In valigia è utile mettere anche un kit per il proprio amico a quattro zampe. Come prodotti a base di camomilla con cui pulire e rinfrescare gli occhi, pomate protettive e lenitive da utilizzare in particolare per il tartufo, i polpastrelli e le altre parti più delicate. E poi soluzioni fisiologiche per pulire le orecchie da terra, sabbia e acqua del mare, antiparassitari repellenti, antidiarroici e fermenti lattici per arginare eventuali postumi dovuti anche allo stress del viaggio. Per il gatto valgono le stesse regole, anche se conviene ricreare un ambiente adatto alla sua natura, con la sua lettiera e la sua zona di relax.
- Cosa dargli da mangiare
Se il pet è abituato a mangiare cibo industriale non c’è nessun problema: basta portare con sé crocchette e scatolette oppure comprarle nei negozi. Per chi è abituato a preparare ‘la pappa’ fatta in casa, può trovare qualche difficoltà: per ovviare al problema sarebbe meglio abituare l’animale al mix di pappa industriale e tradizionale almeno quindici giorni prima di partire.
- Per chi va al mare
Dopo il tuffo in mare, conviene lavare il cane con acqua dolce. Alla fine del periodo di vacanza si raccomanda una reidratazione del pelo con dei trattamenti di shampoo-terapia specifici per ripristinare le sue condizioni fisiologiche ottimali. L’acqua di mare è infatti a pH basico, contrariamente alla richiesta della cute dell’animale che preferisce sostanze neutre tendenti all’acido.
- Per chi va in montagna
Nei cani che vengono lasciati liberi di correre nei boschi è consigliabile il trattamento antirabbico in associazione alle ricorrenti vaccinazioni che si effettuano prima della partenza. L’acqua dolce, di lago o di ruscello, se pulita, è invece una fonte ottimale per la sua idratazione e risulta quindi meno problematica rispetto l’acqua di mare. Attenzione a zone infestate da pulci e zecche.
- Cane e gatto ben educati
Per una vacanza senza stress, sia per il pet sia per i vicini di casa o di stanza i albergo, è bene seguire alcune regole di educazione civica. Come evitare che i cani facciano i loro bisogni vicino a vetrine dei negozi o ingressi in spiaggia frequentati dai bambini. Evitare l’abbaio non gradito e che il pet, in genere il cane, corra troppo avanti o si lasci trascinare dal suo proprietario, creando disordine in percorsi pedonali.