Green pass, cosa c’è da sapere

Validità, utilizzo: la nostra guida

Dal 6 agosto per accedere ad alcuni servizi in Italia sarà necessario esibire il Green Pass. Il pass deve essere mostrato da tutti i cittadini di età superiore ai 12 anni. Sono esentati «i soggetti che hanno idonea certificazione medica». Il decreto stabilisce che in zona bianca è valido il green pass ottenuto dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino e ha una validità di 9 mesi. Nelle zone gialla, arancione e rossa il green pass ottenuto dopo la prima dose è valido per accedere a tutti «i servizi e le attività consentiti e alle condizioni previste per le singole zone».
Ottiene il green pass chi ha ricevuto la prima dose di vaccino, oppure ha un certificato di guarigione nei precedenti sei mesi, oppure ha effettuato un test molecolare o antigenico o salivare nelle 48 ore precedenti e ha avuto esito negativo. Per ottenere e scaricare il green pass bisogna aver ricevuto un sms con il codice authcode che dovrà essere inserito sulla pagina Internet dgc.gov.it oppure sulla app Immuni. Sulla app IO, invece, compare direttamente.

Ecco dove serve il Green Pass

Trasporti e occupazione

Per viaggiare in Italia al momento non sarà necessario esibire il green pass. Su treni, aerei e navi il governo ha deciso di rinviare l’entrata in vigore dell’obbligo di esibire la certificazione verde. Rimangono dunque le regole già previste che impongono il distanziamento per chi non è convivente sia per i posti a sedere, sia quando si sta in piedi. Obbligatorio anche indossare la mascherina per tutta la durata del viaggio. Si viaggia con capienza al 50 % sui treni anche se Italo ha già dotato i propri convogli dei filtri Hepa (High Efficiency Particulate Air filter) che «consentono il ricambio d’aria completo ogni 3 minuti in tutte le carrozze e flusso d’aerazione verticale». Si tratta del sistema già utilizzato da tutti gli aerei che per questo hanno sempre viaggiato a capienza completa. Rimane la capienza all’80 per cento sul trasporto pubblico — autobus, tram e metropolitane — dove è obbligatorio mantenere il distanziamento e indossare la mascherina. Le nuove regole per i trasporti saranno inserite in un decreto che sarà messo a punto la prossima settimana. Rimane infatti aperta all’interno del governo la discussione su eventuali obblighi vaccinali per il personale della scuola e per i lavoratori dipendenti. I presidi hanno chiesto al governo di prevedere l’obbligo vaccinale per i docenti e Confindustria ipotizza la stessa imposizione per i lavoratori che in caso di rifiuto potrebbero essere trasferiti oppure sospesi anche nella retribuzione.

Piscine, palestre, centri benessere

Per fare attività sportiva al chiuso sarà obbligatorio esibire il green pass. Tra le attività: piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive. Il decreto approvato dal governo prevede anche le capienze degli stadi e dei palazzetti dello sport nelle varie fasce di rischio. In zona bianca, «la capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata all’aperto e al 30% al chiuso». In zona gialla «la capienza consentita non può essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso».

Ristoranti e bar

In zona bianca si dovrà presentare il green pass se si vuole andare al ristorante al chiuso e negli altri locali come bar, pub, pasticcerie e gelaterie al chiuso e sedersi al tavolo. Non sarà necessario il green pass per chi sta all’aperto o per le consumazioni al bancone. I dipendenti dei luoghi di ristorazione dovranno avere il green pass e indossare la mascherina. Rimangono comunque validi i protocolli già in vigore e dunque quando si sta al chiuso — anche con il green pass — bisognerà indossare la mascherina quando non si sta al tavolo. Al chiuso è previsto un numero massimo di sei persone al tavolo. Per i banchetti seguenti le cerimonie civili e religiose il green pass era già stato previsto. Non c’è un numero massimo di persone a tavola. Il buffet rimane consentito «mediante somministrazione da parte di personale incaricato». In zona gialla si può andare nei ristoranti e nei bar al chiuso fino alle 18. In zona arancione e rossa i ristoranti sono aperti soltanto per l’asporto e la consegna a domicilio fino alle 22, i bar fino alle 18 , le vinerie e le enoteche fino alle 22.

Eventi e spettacoli

Il green pass sarà obbligatorio per numerose attività del tempo libero. La lista comprende: spettacoli aperti al pubblico, musei, istituti e luoghi della cultura, mostre, sagre e fiere, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso, sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò. Il decreto prevede che «in zona bianca e in zona gialla, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale». È obbligatorio indossare la mascherina e mantenere il distanziamento. In zona bianca «la capienza consentita non può essere superiore al 50 % di quella massima autorizzata all’aperto e al 30 % al chiuso nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto e 2.500 al chiuso». In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 50 % di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a 1.000 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala». Se non si possono rispettare i protocolli «sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico».

Discoteche

Le discoteche rimangono chiuse. Nonostante l’approvazione del protocollo da parte del Comitato tecnico scientifico per l’apertura dei locali da ballo al 50 % con il green pass, il governo ha deciso la linea dura e ha inserito nel decreto una norma che dispone la «sospensione delle attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati». Nel provvedimento è specificato che «sarà istituito un fondo ristori». Durissima è la reazione dei gestori affidata al presidente del Silb Maurizio Pasca, il sindacato che rappresenta il 90% delle imprese del settore: «Il governo ha, di fatto, deciso di legalizzare l’abusivismo dilagante che continuiamo a denunciare da mesi, senza essere presi minimamente in considerazione. Si balla ovunque e senza controlli, meno che in discoteca, l’unico luogo dove si potrebbero applicare quei protocolli di sicurezza già avallati dal Cts. La situazione è testimoniata tutti i giorni da decine di foto e video in tutta Italia. Con i locali ancora chiusi andrà sempre peggio. Si tratta dell’ennesimo schiaffo al nostro comparto, una vera e propria pietra tombale su 3.000 aziende destinate a chiudere e a lasciare in strada 100.000 lavoratori. Voglio sperare, quantomeno, che chi di dovere decida finalmente di stanziare risorse adeguate per le nostre aziende, uniche a restare chiuse per 18 mesi».