A luglio scatta l’aumento del biglietto Atm

Il ticket singolo si potrà usare più volte in metropolitana entro i 90 minuti di validità e il carnet da dieci corse potrà essere condiviso

L’ultimo via libera è arrivato: l’assemblea dell’Agenzia di bacino ha detto sì — senza Regione Lombardia, che non ha inviato nessun rappresentante — alle nuove tariffe del trasporto pubblico. Una riforma che, in tutta la Città metropolitana di Milano e nella provincia di Monza e Brianza, scatterà a luglio. Compreso l’aumento del ticket di Atm, che in città passerà da 1,50 a 2 euro ma si allargherà ad altri 19 comuni attorno al capoluogo (comprese le fermate del metrò di Rho-Fiera o Assago dove oggi il costo è più alto) e farà cadere due tabù: il biglietto singolo si potrà usare più volte in metropolitana entro i 90 minuti di validità e il carnet da dieci corse potrà essere condiviso.

E così, Palazzo Marino ha tirato dritto. Anche perché la giunta, che ha chiuso il bilancio del 2019 senza le risorse extra che arriveranno proprio per togliere dal tavolo dello scontro politico con il centrodestra e con la Regione questa “arma” di attacco, ha sempre considerato la manovra indispensabile per assicurare lo sviluppo futuro della rete e la sostenibilità economica dell’intero sistema.

L’ultimo passaggio è avvenuto con il voto dell’Agenzia di bacino, che sovrintende alla mobilità di Milano, ma anche Monza, Lodi e Pavia. Quello che è stato approvato è un nuovo sistema integrato di tariffe che, per ora e fino a quando non si arriverà a un’intesa con Palazzo Lombardia, non riguarderà i treni di Trenord. Il presidente dell’Agenzia, Umberto Regalia, che non considera “strategica” l’assenza di Regione (“In queste settimane abbiamo continuato a lavorare insieme e comunque finora non avevano mai partecipato alle assemblee”), spera però che si arrivi “presto” anche a questo traguardo.

Così come dice: “Confido che ci siano i tempi e i modi per partire già dall’estate con il passante ferroviario”. In ogni caso, si inizia con una sperimentazione in via transitoria fino a quando, appunto, l’integrazione partirà in tutta la Lombardia: così è stato deciso e questa è la formula tecnica che è stata applicata. La generica indicazione di luglio, poi, senza la specifica del giorno del mese, è voluta: “Non c’è solo Atm, ma tutta un’altra serie di società di trasporto e si dovrà viaggiare tutti insieme alla velocità della ruota più lenta”.

Palazzo Lombardia, finora, ha sempre frenato la corsa anticipata di Milano e ora, fanno sapere, la giunta si riserva di decidere a bocce ferme che cosa fare. In teoria, Regione potrebbe anche impugnare la delibera dell’Agenzia. Ma, anche su questo, Regalia sembra ottimista: “Ovviamente per noi è tutto perfettamente legittimo. Milano si è portata allo stesso livello delle altre città europee e i costi per i cittadini saranno in gran parte inferiori”, spiega. Una “conquista” che rivendica anche Siria Trezzi, la consigliera delegata di Città metropolitana: “Quella che è stata approvata con senso di responsabilità e coraggio era una richiesta per un sistema più equo e omogeneo che arrivava dal territorio e da 150 sindaci». Il consigliere regionale del Pd, Pietro Bussolati, invece attacca il governo “che vuole tagliare 60 milioni per i trasporti della sola Lombardia”.

Ma che cosa succederà adesso? Dal punto di vista operativo, saranno le aziende di trasporto — Atm in testa — a doversi preparare adeguando il sistema informatico e i tornelli, stampando i ticket, rifornendo le edicole. A Milano, il biglietto singolo salirà a 2 euro, ma l’abbonamento annuale ( quello mensile ad esempio aumenterà dell’undici per cento, da 35 a 39 euro) resterà invariato e si potrà pagare a rate. Anche le agevolazioni per i pensionati, gli under 26 e per i disoccupati non saranno toccate.

Un’altra novità: i confini si allargheranno da quelli cittadini a quelli di un’area più estesa che comprenderà i comuni di prima fascia. Il sistema è ancora più ampio e, in base a un meccanismo di corone concentriche, arriva a coinvolgere l’intera Città metropolitana e Monza e Brianza. Più ci si allontana, in sintesi, più viaggiare dalla prossima estate sarà conveniente. In base ai dati di Palazzo Marino, il costo di una corsa semplice diminuirà in questa zona vasta per 2,3 milioni di persone, con un taglio medio del 12 per cento. Anche gli abbonamenti mensili e annuali saranno meno cari per rispettivamente 2,4 e 2,2 milioni di passeggeri potenziali.